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venerdì 3 aprile 2020

Coronavirus, il reddito di emergenza andrà a 3 milioni di persone.

Coronavirus, il reddito di emergenza andrà a 3 milioni di persone. 


La ministra del Lavoro: "Nel prossimi decreto 15 miliardi per gli ammortizzatori". Nel provvedimento anche l'Iva agevolata sulle mascherine. Misiani: "Italiani hanno 1400 miliardi fermi, serve patto con i risparmiatori". Inps: 2,4 milioni di domande per bonus

MILANO - Inizia a delinearsi meglio il Reddito di emergenza, lo strumento - anticipato nei giorni scorsi da Repubblica - che il governo dispiegherà con l'atteso decreto di aprile che metterà in pista nuove misure di contrasto all'emergenza coronavirus.

Ne ha parlato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, a Class Cnbc: "C'è una parte di cittadini che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 3 milioni. Stiamo valutando la platea e l'impatto. Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica". Il costo della misura, ha aggiunto Catalfo, "si aggira intorno ai 3 miliardi" di euro.

Secondo Catalfo, nel decreto di aprile il pacchetto per gli ammortizzatori sociali sarà "intorno ai 15 miliardi". "Il pacchetto di misure per il lavoro peserà svariati miliardi. La cifra, rispetto al decreto precedente, potrebbe essere raddoppiata, se non anche di più, perché si è ampliata la chiusura delle attività. Per cui è chiaro che per tutelare tutti i lavoratori e tutte le imprese stiamo facendo questa previsione di ampliamento e rafforzamento importante degli ammortizzatori sociali", ha sottolineato.

Nel provvedimento in arrivo ci dovrebbe essere anche una riduzione dell'Iva su mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, sostenuta anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. Nelle riunioni degli ultimi giorni si è ragionato su una misura dal valore di circa 400 milioni per introdurre un'Iva agevolata al 5%


Misiani: "Italiani hanno 1400 miliardi fermi, serve patto con i risparmiatori"

In mattinata, a Radio24, ha parlato anche il viceministro dell'Economia Antonio Misiani. "Dobbiamo fare uno sforzo importante per mobilitare tante risorse ferme nel sistema produttivo per rilanciare le nostre imprese. Gli italiani hanno 1400 miliardi di euro fermi sui conto correnti o in liquidità, noi dobbiamo inventare strumenti che permettano di convogliare questa risorse verso l'economia reale, per farglieli investire", ha spiegao Misiani. "Dobbiamo rompere questo meccanismo e trovare tutti i canali possibili immaginabili per garantire liquidità ora, nell'emergenza, e poi per rafforzare il nostro sistema produttivo".

Inps: 2,4 milioni di domande per bonus

Intanto prosegue senza sosta l'invio per i bonus previsti dal Cura Italia. L'inps fa sapere di avere ricevuto entro le otto di questa mattina 2,45 milioni di domande complessive per più di 5,1 milioni di beneficiari di prestazioni. Quasi 2,1 milioni sono arrivate per il bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi. Per la cassa integrazione e l'assegno ordinario sono arrivate nel complesso quasi 160.000 domande per quasi 2,9 milioni di beneficiari.

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